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NAPOLI | Il pericolo frane e allagamenti è una minaccia costante per la popolazione: «È doveroso assicurare una maggior tutela», dice l’assessore alla Protezione civile e alla Difesa del suolo, della Regione Campania, Edoardo Cosenza, che ha appena firmato un protocollo d’intesa con l'Ordine regionale dei geologi e la Federazione regionale dell'Ordine degli ingegneri, per la formazione dei presidi territoriali, cioè gruppi di volontari esperti, formati per la prevenzione del rischio idrogeologico ed idraulico.
La Regione Campania in questa opera di prevenzione investirà 14 milioni di euro, per dotare i centri che si occupano del rischio frane e allagamenti, delle infrastrutture necessarie. L’assessore, coinvolgendo anche geologi e ingegneri in questo progetto, ha puntato sulla professionalità e competenza tecnica degli interventi.
I NUOVI PRESIDI TERRITORIALI | Grazie al protocollo d'intesa sottoscritto con i rispettivi Ordini professionali dei geologi e degli ingegneri, sarà possibile formare figure professionalmente qualificate, che agiranno all'interno dei Centri operativi misti di protezione civile. Queste nuove figure che andranno a inserirsi nella rete della Protezione civile, si costituiranno in associazioni di volontariato, avranno quindi lo status di volontari. Si prevede l'impiego di mille volontari specializzati, che svolgeranno la loro attività in coppia.
INIZIO OPERAZIONI | Nel primo trimestre 2014, i primi gruppi di volontari presidieranno l’area franosa intorno al Vesuvio, da Sarno a Gragnano, ed anche sulla costiera sorrentina ed amalfitana, più pericolosa per la presenza di materiale piroclastico, responsabile di frane, tipo quella di Sarno. Successivamente si attiverà il controllo capillare di tutte le 8 zone di allerta(aree geografiche omogenee per caratteristiche geomorfologiche ed ambientali) in cui è suddivisa la regione.
Domenica 14 luglio 2013
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