di Paulette Ievoli
NAPOLI | «FARE per fermare il declino», è un’organizzazione che vuole costruire un dialogo con i cittadini, informandoli, coinvolgendoli, stimolando la riflessione attiva e concreta del singolo, sulle conseguenze della crisi economica, che si abbattono solo sui cittadini, spesso disinformati e mai chiamati in causa. Intanto le tasse aumentano, le aziende chiudono, la disoccupazione aumenta, mentre la classe politica non rinuncia agli sprechi e ai privilegi. Ogni 16 del mese i testimoni di «FARE per fermare il declino», saranno nelle piazze di tutti i capoluoghi d’Italia, per distribuire volantini e parlare con la gente del vero problema che c’è dietro la crisi, ossia gli sprechi di Stato. La loro attività si svolge anche in rete, in particolare su twitter. In via Diaz, a Napoli, collocati, non a caso, vicino a una sede di Equitalia, dell’agenzia delle entrate, e della banca nazionale del lavoro, membri di «FARE per fermare il declino», hanno incontrato le persone, distribuendo volantini, rendendosi disponibili al dialogo e diffondendo democraticamente le loro idee.
IL MESSAGGIO | Il messaggio lanciato da questa organizzazione, è riassunto da Michele Minieri, membro della segreteria regionale dell’organizzazione: «Ridurre le tasse e ridurre gli sprechi della classe politica, per ridurre il debito pubblico. L’Italia ha le risorse per ripartire, sarebbe sufficiente rimodulare la spesa pubblica». Sul sito www.fermareildeclino.it si potranno trovare tutte le informazioni necessarie sull’attività di questa organizzazione, che tra l’altro ha elaborato un modello da attuarsi in 10 interventi per la crescita in tutti i settori oggi sofferenti. Come la sanità pubblica, la Scuola, l’Università, il Mercato del lavoro, l’Ambiente.
Mercoledì 17 luglio 2013
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