Redazione Online
SANT’ANTIMO | Ancora una tragedia della povertà. A S. Antimo, in una palazzina del rione popolare di via Solimene, grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri, avvisati da una vicina, non è stato consumato un omicidio. Protagonisti, tre fratelli, due dei quali hanno infierito contro uno dei tre, colpendolo con 7 coltellate, perché non aveva restituito loro un prestito di 50 euro. I colpevoli non avevano alcun precedente penale, conducevano una vita onesta nel senso che non avevano mai cercato guadagni illeciti. La loro vita, sarebbe meglio dire non vita, andava avanti nella speranza di trovare un lavoro, lavoro che non avevano mai trovato, perciò si arrangiavano con piccoli lavoretti saltuari. Costretti a vivere tutti e tre a casa dei genitori, non avevano potuto costruirsi una famiglia propria, né pensare a un progetto di vita dignitoso, non avendo all’età di 50 anni, trovato un lavoro regolare.
Lunedì 22 luglio 2013
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